Ci sono musei che non raccontano solo opere, ma la vita intera di un artista. È il caso dello Strindberg Museum di Stoccolma, dedicato ad August Strindberg (1849–1912), una delle figure più complesse e influenti della letteratura europea. Drammaturgo, romanziere, pittore e persino fotografo, Strindberg visse intensamente tra passioni, crisi personali e sperimentazioni artistiche.
Visitare il museo significa entrare nel suo mondo, esplorando gli spazi dove visse gli ultimi anni della sua vita e scoprendo da vicino manoscritti, libri, quadri e oggetti personali.
La storia del museo
Il museo si trova nel Blue Tower (Blå tornet), l’edificio di Drottninggatan dove Strindberg abitò dal 1908 fino alla sua morte nel 1912. Qui trascorse un periodo di grande creatività, nonostante le difficoltà fisiche e le polemiche che accompagnarono la sua carriera.
Dopo la sua scomparsa, l’appartamento fu preservato e trasformato in museo, diventando uno dei luoghi più suggestivi di Stoccolma per chi ama la letteratura e la storia culturale del Paese.
Cosa vedere allo Strindberg Museum

L’appartamento originale
Il cuore pulsante del museo è l’abitazione privata di Strindberg, situata al quarto piano del Blue Tower. Entrare qui è come fare un salto indietro nel tempo: tutto è stato conservato o ricostruito con grande cura, restituendo l’atmosfera degli anni in cui il drammaturgo visse e lavorò.
Gli ambienti, arredati nello stile borghese dei primi del Novecento, raccontano molto della sua complessa personalità: ordine e caos, austerità e passione convivono nelle stanze, creando un ritratto fedele del suo carattere tormentato.
- Lo studio è forse la stanza più affascinante. Qui, davanti alla scrivania colma di appunti, bozze e lettere, Strindberg trascorse le sue giornate lavorando instancabilmente. La macchina da scrivere e gli scaffali pieni di libri mostrano la sua frenesia creativa, mentre i quadri e le fotografie alle pareti testimoniano il suo interesse per arti diverse.
- La camera da letto, in netto contrasto, appare sobria e quasi monastica: un letto semplice, poche decorazioni, luce naturale filtrata da tende chiare. È lo spazio dell’isolamento, dove Strindberg cercava concentrazione e pace interiore.
- La biblioteca personale, con più di 3.000 volumi, è un tesoro a sé. Filosofia, scienze naturali, astronomia, religione, ma anche romanzi e opere teatrali di autori contemporanei: la varietà dei titoli testimonia una curiosità insaziabile, che alimentò continuamente la sua scrittura.
Camminare in queste stanze significa entrare nella dimensione intima dello scrittore, percependo il contrasto tra la sua vita pubblica, spesso segnata da polemiche, e il suo rifugio privato.
Manoscritti e opere
Accanto agli spazi domestici, il museo espone manoscritti originali, lettere autografe e prime edizioni delle opere più celebri di Strindberg. Tra i pezzi più preziosi ci sono pagine di lavoro de La signorina Julie e Il padre, testi che rivoluzionarono il teatro europeo con la loro forza realista e psicologica.
Oltre alla produzione letteraria, troviamo le sue sperimentazioni come pittore e fotografo. Strindberg amava infatti cimentarsi in tecniche espressioniste, con paesaggi drammatici e cieli tempestosi che riflettono il suo tormento interiore. Le sue fotografie, invece, mostrano il desiderio di catturare la realtà in forme nuove, spesso anticipando tecniche che sarebbero state apprezzate solo decenni dopo.
Questo lato meno conosciuto dell’artista rende la visita sorprendente: non solo scrittore, ma intellettuale poliedrico che cercava costantemente nuove vie di espressione.
Mostre temporanee
Il museo non si limita a conservare il passato. Ogni anno organizza mostre temporanee che approfondiscono temi legati al teatro moderno, alla letteratura europea e alla società svedese dell’Ottocento e Novecento. Si tratta di esposizioni che spesso intrecciano Strindberg con altri autori e correnti artistiche, mettendo in luce l’attualità delle sue idee.
Le mostre possono spaziare da analisi sul simbolismo nel teatro a focus sul ruolo della donna nella letteratura di fine secolo, oppure presentare materiali inediti dagli archivi. Questa dinamicità rende ogni visita diversa, stimolando anche chi conosce già Strindberg ad approfondire nuovi aspetti.
Archivio e centro di ricerca
Per gli studiosi e gli appassionati, lo Strindberg Museum è anche un importante centro di documentazione. L’archivio conserva lettere private, fotografie, diari e prime bozze che permettono di ripercorrere l’intera carriera dello scrittore, ma anche di coglierne il lato umano: le paure, le passioni, le ossessioni.
Molti ricercatori da tutto il mondo vengono qui per studiare il suo contributo al teatro moderno e alla letteratura europea. È un luogo che non serve solo a custodire, ma a mantenere vivo il dibattito su Strindberg, alimentando studi, conferenze ed eventi culturali che arricchiscono continuamente la sua eredità.
Info utili per la visita
Orari
- Martedì – Domenica: 12:00 – 16:00
- Lunedì: chiuso
- Orari prolungati e aperture serali in occasione di eventi culturali.
Biglietti
- Adulti: 100 SEK
- Studenti e pensionati: 60 SEK
- Bambini fino a 18 anni: ingresso gratuito
Come arrivare
Il museo si trova al numero 85 di Drottninggatan, una delle strade principali di Stoccolma. È facilmente raggiungibile a piedi dal centro o con la metropolitana, fermata Rådmansgatan.
Un’esperienza oltre il museo
Il fascino dello Strindberg Museum non si limita alle sale espositive. Il Blue Tower stesso è un’attrazione: la facciata azzurra e la torre angolare sono diventate un simbolo della città. Inoltre, nei dintorni trovi numerosi caffè e librerie, perfetti per proseguire l’esperienza in chiave letteraria.
Curiosità
📌 Lo sapevi?
- Strindberg non fu solo scrittore: sperimentò con la fotografia in bianco e nero e con la pittura espressionista, oggi rivalutata dalla critica.
- La sua vita fu segnata da turbolenze personali e matrimoni difficili, che alimentarono la sua visione drammatica e realista del mondo.
- In Svezia, Strindberg è considerato al pari di Ibsen in Norvegia: un pilastro del teatro moderno europeo.
Conclusione
Visitare lo Strindberg Museum di Stoccolma è molto più che un tuffo nella vita di un grande drammaturgo: è un viaggio dentro le contraddizioni, le passioni e il genio creativo che hanno reso August Strindberg una delle voci più potenti della cultura europea.
Hai già visitato lo Strindberg Museum? Raccontaci nei commenti quale aspetto della sua vita o della sua opera ti ha colpito di più!




